Inseguendo Degas
scritto e illustrato da Eva Montanari, Kite Edizioni
È un bellissimo libro Inseguendo Degas di Eva
Montanari da Rimini per quelli a cui piace l’arte, i colori, le danze, la
fantasia e Parigi. La storia che ci porta a inseguire l’artista Edgar Degas per
le vie di Parigi, Montmartre, a conoscere i famosi impressionisti e i suoi
quadri.
Tutto comincia nella sala di danza, dove un pittore
durante la lezione disegnava delle ballerine. Era di certo Edgar Degas. Lui amava rappresentare le ballerine, ha un grande ciclo dei quadri con loro.
«Mi chiamano il pittore delle ballerine», disse una volta Edgar Degas. «Non capiscono che per me la ballerina é un pretesto per disegnare i tessuti bellissimi e cogliere il movimento».
Qui sta guardando il bozzetto del celebre dipinto Classe
di Danza di Edgar Degas, dove vede se stessa che si gratta la schiena.
Eccolo, Classe di Danza di Edgar Degas. Metto anche le foto degli originali per poter ammirare gli impressionisti e Eva Montanari.
È interessante che Eva Montanari riprende personaggi e
ambiente dai quadri famosi e rappresenta un momento un attimo prima o un attimo
dopo rispetto ai dipinti.
Eccolo, Classe di Danza di Edgar Degas. Metto anche le foto degli originali per poter ammirare gli impressionisti e Eva Montanari.
Edgar Degas, La classe di danza, 1873-1876 |
Dopo le prove la ballerina scopre che ha scambiato la borsa e
ha preso quella del pittore con tubetti di colore. Deve trovare Monsegnor Degas
e recuperare la sua borsa con il tutù. Inizia così la sua avventura
inseguendo Degas.
Per la strada lei incontra Gustave Caillebotte che lavora al suo quadro Via di Parigi, tempo di pioggia.
Per la strada lei incontra Gustave Caillebotte che lavora al suo quadro Via di Parigi, tempo di pioggia.
Gustave Caillebotte, Via di Parigi, tempo di pioggia, 1877 |
Claude Monet, Boulevard des Capucines, 1873-1874 |
«Pensa, a volte dipinge lo stesso soggetto nelle diverse ore
della giornata.»
Si, Monet era interessato tanto agli effetti di luce nelle
diverse ore del giorno e ha creato tanti cicli dei quadri.
Nel quartiere di Montmartre ha conosciuto Auguste Renoir che
lavorava al quadro Bal au moulin de la Galette.
Pierre-Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, 1876 |
Qui i piccoli scoprono che Auguste Renoir pensa al colore nero.
«Il nero non esiste!»
«E i miei capelli di che colore sarebbero?»
«Terra d’ombra, un tocco di rosso e si, direi
un po’ di verde.»
Renoir ha rifiutato di usare il nero e per disegnare le ombre
faceva il temperamento di colori.
«Le ombre non sono nere, nessuna ombra è nera» diceva
Renoir, «hanno sempre un colore. La natura conosce solo colori ... bianco
e nero non sono colori.»
La nostra ballerina fa un salto al negozio di Père
Tanguy.
Il suo negozio fu un luogo fondamentale dello sviluppo dell'impressionismo. Fu uno dei primi a collezionare e vendere i quadri dei pittori impressionisti. Spesso gli impressionisti non avevano i soldi per pagare i colori, pennelli, tele e gli lasciavano in pegno i loro dipinti.
Il suo negozio fu un luogo fondamentale dello sviluppo dell'impressionismo. Fu uno dei primi a collezionare e vendere i quadri dei pittori impressionisti. Spesso gli impressionisti non avevano i soldi per pagare i colori, pennelli, tele e gli lasciavano in pegno i loro dipinti.
Van Gogh, Ritratto di Pere Tanguy, 1888 |
Edgar Degas è nato in una famiglia ricca e poteva non
preoccuparsi del guadagno.
«Oh Degas… è l’unico che mi paghi i colori.»
Edgar Degas, L'orchestre, 1869 |
Edgar Degas, L'étoile, 1876-1877 |
Edgar Degas regala i colori alla ballerina. «Salii sulle punte, piroettai, volteggiai estasiata dai colori che mi danzavano attorno.»
Guarda, prova, crea, libera l’immaginazione, stai in
movimento.
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